Campi, Società Ceramica Italiana di Laveno, Posacenere

Il piccolo ma massiccio oggetto in terraglia, utilizzabile come posacenere e portapipa, appartiene al particolare universo formale e figurativo che Antonia Campi ha fin da subito saputo dare agli “oggetti fantasia” prodotti in serie per la Società Ceramica Italiana di Laveno. La forma tradizionale del posacenere viene resa più interessante dai bordi spessi e irregolari, che si aprono nell’angolo in alto a sinistra per creare il piccolo avvallamento funzionale per appoggiare in sicurezza la pipa. La decorazione pittorica delinea invece la sagoma bidimensionale di un’imbarcazione resa più interessante dall’intreccio di funi e cavi nella parte superiore.
Lo stesso disegno stilizzato compare anche in un posacenere-portapipa di differente forma, pubblicato a corredo di un breve intervento dedicato alla produzione della Campi di gusto astratto. Il testo di accompagnamento alla ricca sequenza di immagini evidenzia la differente e personale concezione astratta dell’artista, che ha saputo distinguersi da ogni altro approccio in tale direzione: “Questi pezzi di Antonia Campi ideati per Laveno, testimoniano di un’intelligente traduzione dell’astrattismo nella ceramica d’uso: non più, come già si è fatto, stampando nel centro dei rotondi piattini o sulle convessità dei vasi, qui e là, dei motivi astratti presi di peso, tanto per fare dei pezzi ‘moderni’. Qui disegno e formano nascono dal medesimo getto, dal medesimo gusto di un asimmetrico gioco di negativi, e il pezzo di ceramica ne acquista una valida armonica unità” (Astrattismo e ceramica, in “Domus”, n. 244, marzo 1950, p. 29).
Stefania Cretella
Anty Pansera, Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008, p. 144, cat. 2.16