FACI, Vaso con idrovolanti

La Società Anonima FACI (Fabbrica Artistica Ceramiche Italiane) venne fondata a Civita Castellana nel 1926 da Carlo Guerrieri, da Adolfo Brunelli e dalla Società Volpato, che mise a disposizione i suoi locali per allestire il laboratorio e i forni di cottura. Le ceramiche artistiche prodotte dalla manifattura si avvicinavano stilisticamente alle forme e ai decori di gusto déco e Novecento, mentre da un punto di vista tecnico dimostravano un approccio di tipo proto industriale, combinando la tornitura manuale con una decorazione ottenuta prevalentemente mediante l’uso di aerografi e mascherine che permettevano di riprodurre velocemente e in serie gli sfondi e i motivi iconografici.
La tecnica dell’aerografo venne usata anche nel vaso in esame, sfruttando con sapienza le possibilità offerte dalla tecnica a spruzzo per creare le delicate sfumature del cielo e delle nubi e per riprodurre con precisione le sagome degli idrovolanti, rese tridimensionali attraverso l’aggiunta di dettagli a pennello. Il tema del volo era particolarmente apprezzato dalla manifattura laziale, che riprodusse varie tipologie di velivoli su vasi, piatti e servizi da tavola; si trattava di un soggetto moderno legato agli sviluppi della tecnologia contemporanea, all’esaltazione della velocità e, in campo artistico, alle suggestioni dell’aeropittura futurista, che trovò ampia applicazione anche in campo ceramico grazie a Fillia, Diulgheroff e Tullio D’Albissola.
In questo caso, il decoro viene applicato su un contenitore dalla tradizionale forma sferica, ma reso contemporaneo grazie all’aggiunta delle anse, puramente decorative, formate da tre fasce parallele che conferiscono ulteriore dinamismo alla composizione.
Stefania Cretella