Ponti, Società Ceramica Richard-Ginori, Piatto Belle Frutta

Ponti, Società Ceramica Richard-Ginori, Piatto Belle Frutta

 
Autore / manifattura: Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori
Stile: Déco
Datazione: 1923 – 1925
Dimensioni: diam. 22,5
Tecnica e materiali: terraglia
 
 

La figura femminile, stante al centro del cavetto con un canestro di frutta in equilibrio sulla testa, mostra i tipici tratti delle fanciulle pontiane: profilo greco, occhi a mandorla privi di pupille, braccia e gambe tornite e allungate, il tutto reso attraverso un tratto pulito, semplice e sintetico che riusciva ad interpretare perfettamente il gusto déco ricercato dall’architetto, rivelando stringenti affinità con le contemporanee sperimentazioni di Guido Andloviz per la Società Ceramica Italiana di Laveno e con la produzione mittleuropea, in particolare legata alla Wiener Werkstaette di Powolny e Peche. Il titolo del piatto, inserito nel cartiglio che fluttua nella parte superiore del cavetto, è invece un esplicito omaggio alla tradizione delle maioliche rinascimentali italiane legate al tema delle “Belle Donne”, che è stato ulteriormente sviluppato da Ponti nella nutrita e raffinata famiglia definita “Le mie donne”. Anche la tesa è dipinta con un monocromo sfumato secondo una modalità tecnica più volte adottata dall’artista, che riusciva così a ottenere un effetto tridimensionale su una superficie in realtà liscia e piatta.

Stefania Cretella

Elenco immagini:

Gio Ponti, Piatto Belle Frutta, 1923-1925, terraglia, diam. 22,5, collezione privata



 

Marchio del Piatto Belle Frutta di Gio Ponti per la Società Ceramica Richard-Ginori