Melandri, Guerriero seduto

Come dichiarato da Emanuele Gaudenzi nel certificato di autenticità compilato nel 2008, la scultura rappresenta un’eccezionale e inedita testimonianza della migliore produzione ceramica realizzata da Melandri tra la fine degli anni quaranta e i primi anni del decennio successivo. Per quest’opera, Melandri abbandona le forme arrotondate e morbide del periodo precedente, per preferirvi volumi compatti e squadrati che accentuano e consolidano la forza espressiva del soggetto, modellato lasciando una superficie accidentata, quasi con un effetto martellinato, che si addice perfettamente alla lucentezza argentea del lustro metallico, con riflessi che virano verso i toni più caldi dell’argento brunito e dell’oro antico. Melandri non indugia sui particolari anatomici, ma semplifica il più possibile la fisionomia del guerriero per esaltarne l’aspetto tribale e il misterioso arcaismo.
Stefania Cretella