Pozzi, Vasi con profili

Nel 2001, Ambrogio Pozzi fu invitato insieme a un gruppo ristretto di designers di fama mondiale alla “World Ceramic Expoxition 2001 Korea” (Corea del Sud, 10 agosto – 28 ottobre); due anni dopo, l’artista fece ritorno in Corea per partecipare al workshop organizzato in occasione della WOCEX – “World Ceramic Exposition Foundation Biennale”. Tra le opere ideate e prodotte in Corea compaiono anche i due vasi in bisquit intagliati a mano sul pezzo crudo con i classici profili maschili e femminili che ritornano ripetutamente nel corso della lunga carriera artistica del designer lombardo. In questo caso, l’essenzialità delle forme del vaso, il candore della materia prima e la grafica purezza dei volti, che sembrano guardare alle figure di Modigliani e alle teste antiche, conferiscono alle opere un valore aggiunto e un’eleganza raffinata che non si ritrovano nelle opere in maiolica dai soggetti affini ma dal tono giocoso e ironico, enfatizzato dagli smalti vivaci e dalla grafica più marcata.
Stefania Cretella
Kores – Forma con tre medaglie: Ambrogio Pozzi: storie di forme, giornale di mostra a cura di Franco Bertoni (Faenza, Museo internazionale delle ceramiche in Faenza, 11 novembre 2007 – 3 febbraio 2008), Ediemme, Firenze, 2007, p. XV; Ambrogio Pozzi. Il mio rosso brucia, catalogo della 48° mostra della Ceramica di Castellamonte a cura di Vittorio Amedeo Sacco, Stendhal, Torino 2009, p. 55; Forma con medaglia: Ambrogio Pozzi: storie di forme, giornale di mostra a cura di Franco Bertoni (Faenza, Museo internazionale delle ceramiche in Faenza, 11 novembre 2007 – 3 febbraio 2008), Ediemme, Firenze, 2007, p. XV