Chiesa di Sant’Antonio Abate

Città:
Mantova
Provenienza:
Mantova, Sant’Antonio Abate (fino al 1871) (?); Mantova, palazzo Accademico (dal 1888 al 1915-1923); Mantova, palazzo Ducale (dal 1915-1923).
Autore:
Artista mantovano
Titolo:
Santo Vescovo
Tecnica e misure:pittura murale strappata, 80x75 cm
Ubicazione:
Museo di Palazzo Ducale
Inventario:
inv. generale 11504
Restauri:
1871 stacco a cura di Pacifico Andreani
1871 restauro di Pacifico Andreani (ASCMn, tit. X-3-4, fasc. 1871-1872);
1959 restauro di Ottemi Della Rotta (ASoMn, esercizio finanziario 1958/1959, pos. 3, Fondo straordinario per restauro opere mobili);
1969 restauro di Assirto Coffani (ASoMn, anno finanziario 1969, pos. 3, Spese per il restauro).
Il lacerto (fig.1), raffigurante un Santo Vescovo benedicente dall’identificazione iconografica tuttora incerta, proviene dalla chiesa di Sant’Antonio Abate (Ozzola 1949, n. 312) e venne strappato da Pacifico Andreani nel 1871, un anno prima della demolizione dell’edificio. Una breve citazione della pittura ci è offerta da Portioli, che proprio nel 1871, a proposito di alcuni frammenti di affresco rinvenuti nella chiesa mantovana di Sant’Antonio, scrive: «Un altro avanzo di dipinto lo si è trovato poi all’estremità della Chiesa dalla parte del Vangelo, che raffigura un Vescovo» (Portioli 1871, pp. 20-21).
Non è chiaro se la figura appartenesse ad una decorazione più ampia; tuttavia, nel catalogo delle opere di Palazzo Ducale, Stefano L’Occaso segnala che «con un intervento di restauro piuttosto recente, ma non documentato, è stata rimossa ed eliminata una fascia di contorno in alto, testimoniata da una foto d’archivio, che presentava un semplice motivo geometrico» (L’Occaso 2011, p. 100). La fascia a decorazione geometrica menzionata dallo studioso è in effetti ben visibile in fig. 2; la rimozione della fascia, che dovette seguire lo stacco, fu probabilmente eseguita anticipatamente rispetto all’intervento operato nel 1959 dal restauratore Ottemi della Rotta e in effetti non rimane traccia della sua presenza all’interno dei documenti prodotti in quell’occasione: nella fattura acclusa all’intervento, il frammento è già riportato con le misure odierne e nell’elenco dei lavori eseguiti sullo stesso vengono trascritti, genericamente, la pulitura e il consolidamento del colore, lo strappo e il riporto su tela, il montaggio su un nuovo telaio e il restauro pittorico delle superfici (doc. 1; cfr. anche figg. 3-5).
Anche questo frammento fu oggetto della campagna di restauro condotta dieci anni più tardi, nel 1969, da Assirto Coffani, che interessò undici frammenti di affreschi staccati provenienti dal Museo di Palazzo Ducale, caratterizzati da uno stato conservativo decisamente precario: l’intervento comprese, sostanzialmente, la pulitura della superficie pittorica da ogni materia estranea, il consolidamento delle cromie e l’intonazione delle lacune (doc. 2 e 3).
Elisa Perina
Documenti:
Doc.1
Milano, 11 maggio 1959, Fattura inviata dal restauratore Ottemi Della Rotta al Soprintendente Giovanni Paccagnini
Fattura per i lavori di restauro eseguiti durante l’eserc. finanz. 1957/58 ai seguenti affreschi staccati del Palazzo Ducale di Mantova (Castello di S. Giorgio) compreso la sistemazione sui nuovi telai e documentazione fotografica:
1° Pastore laureato che suona uno zufolo – frammento di affresco staccato del sec. XV m. 0.60 x 0.50. Lavori eseguiti: pulitura e consolidamento del colore, strappo e riporto su tela, montaggio sul nuovo telaio, e restauro pittorico. Lire 60.000.
2° Vescovo in atto di benedire – frammento di affresco staccato del sec. XV m. 0.80 x 0.70. Lavori eseguiti: come sopra. Lire 60.000.
[…]
(ASoMn, esercizio finanziario 1958/1959, pos. 3, Fondo straordinario per restauro opere mobili).
Doc.2
Mantova, 24 maggio 1968, Perizia di spesa, firmata dal Soprintendente Giovanni Paccagnini
Per i lavori di restauro di n.11 frammenti di affreschi dei secoli XIII-XIV-XV conservati nel Museo di Palazzo Ducale di proprietà statale del Comune di Mantova da eseguirsi in cottimo fiduciario. Spesa prevista in L. 680.000. […]
Relazione: gli affreschi sopra elencati furono strappati o staccati nella seconda metà del secolo scorso e all’inizio del secolo corrente da chiese demolite, e da altri edifici trasformati o scomparsi della città di Mantova. Si tratta di opere di grande importanza per la storia della pittura muraria a Mantova nei secoli XIII, XIV e XV, il cui stato di conservazione è però assai precario, come appare evidente anche dall’acclusa documentazione fotografica. La superficie pittorica, sporca e in parte intaccata da muffe e salnitro, è in molte zone sollevata dai supporti in tela sui quali gli affreschi, oltre mezzo secolo fa, furono applicati con procedimenti nocivi, che hanno anche prodotto annerimenti e alterazioni del colore. È pertanto urgente rimuovere dai predetti affreschi tutte le materie estranee che provocano il loro progressivo deperimento, e infine applicare i medesimi su particolari supporti rigidi in metallo leggero, appositamente studiati per la conservazione degli affreschi staccati.
(ASoMn, anno finanziario 1969, pos. 3, Spese per il restauro).
Doc.3
Mantova, 24 novembre 1969, Certificato di collaudo, firmato dal Soprintendente Giovanni Paccagnini
Ho esaminato i lavori di restauro di n.11 frammenti di affreschi dei secoli XIII-XIV-XV del Museo del Palazzo Ducale di Mantova restaurati dal sig. Coffani Assirto residente in Mantova, via Frutta n. 2 ed ho constatato che il lavoro di consolidamento degli affreschi e pulitura della superficie pittorica di ogni materia estranea, intonazione delle lacune, rimozione dei detti affreschi dai vecchi supporti in tela applicati su telai di legno e loro riporto su nuovi telai rigidi in metallo leggero è stato eseguito con ogni cura e regola d’arte. Può essere quindi corrisposto al predetto restauratore il compenso convenuto e stabilito di L. seicentottantamila (L. 680.000).
(ASoMn, anno finanziario 1969, pos. 3, Spese per il restauro).
Bibliografia:
A. Portioli, La chiesa di S. Antonio in Mantova, Mantova 1871, pp. 20-21; L. Ozzola, La Galleria di Mantova. Palazzo Ducale. Con 210 illustrazioni, Cremona, 1949, n. 312; L. Ozzòla, La Galleria di Mantova. Palazzo Ducale. Con 212 illustrazioni, Mantova 1953, n. 312; S. L’Occaso, Museo di Palazzo Ducale di Mantova. Catalogo Generale delle collezioni inventariate. Dipinti fino al XIX secolo, Mantova 2011, p. 100, cat. 24.