Palazzo Ducale di Mantova, sala degli Arcieri

Palazzo Ducale di Mantova, sala degli Arcieri




Città:
Mantova

Provenienza:
Palazzo Ducale di Mantova, sala degli Arcieri

Titolo:

1. Vedute urbane, pittura murale staccata, 230,7×137,3 cm, inv. statale 2405
2. Vedute urbane, pittura murale staccata, 230,4×137,4 cm, inv. statale 2406
3. Venere che rimprovera Amore, pittura murale staccata, 113,4×219,3 cm, inv. statale 2407
4. Figure allegoriche entro nicchie, pittura murale staccata, 320,4×172,2 cm, inv. statale 2416
5. Figure allegoriche entro nicchie, pittura murale staccata, 320,4×172 cm, inv. statale 2417
6. Figure allegoriche entro nicchie, pittura murale staccata, 320,4×172,7 cm, inv. statale 2418
7. Figure allegoriche entro nicchie, pittura murale staccata, 320,4×172,3 cm, inv. statale 2419
8. Figure allegoriche entro nicchie, pittura murale staccata, 320,4×172,2 cm, inv. statale 2420
9. Figure allegoriche entro nicchie, pittura murale staccata, 320,4×172,2 cm, inv. statale 2421
10. Trofeo d’armi, pittura murale staccata, 142×192 cm ca., inv. statale 100965
11. Architettura con porta, veduta e lunetta, pittura murale staccata, 535×345 cm ca., inv. statale 118869

Ubicazione:
Museo di Palazzo Ducale, deposito

Restauri:

Entro il 1959-1961 stacco Assirto Coffani
1957 restauro di Assirto Coffani
1961 restauro di Assirto Coffani (AsoMn, esercizio finanziario 1961/1962, pos.3, Fondo straordinario per restauro opere)
1997 (Trofei d’armi), restauro del Laboratorio della Soprintendenza

Gli affreschi (figg.1-11) decoravano la sala degli Arcieri, situata fra la Galleria Nuova e la Sala degli Specchi. Vennero eseguiti all’inizio dell’Ottocento quando la sala fu rinnovata e dipinta con decorazioni di gusto neoclassico.
Le pareti e il pavimento vennero restaurati nel 1812, affinché l’ambiente potesse ospitare «una formale udienza, festa da ballo, od altro» (Antoldi 1815, p.13). Durante i lavori le pitture seicente-sche furono coperte d’intonaco e la cornice originale, che correva tutt’intorno alla sala, venne sosti-tuita con un’altra collocata circa un metro più in alto; scomparve così il motivo pittorico tra i men-soloni a sostegno del soffitto, costituito da grandi tende gialle mosse dal vento (Cottafavi 1927, p.237; Paccagnini 1969, p.180). Il salone fu nuovamente restaurato nel 1925, durante gli interventi diretti da Clinio Cottafavi. Il soffitto, crollato nel 1864, venne ricostruito e nel lacunare centrale fu riprodotto un cielo azzurro. La decorazione alle pareti fu giudicata «fredda e sciatta» (Cottafavi 1927, p.240); gli affreschi vennero così ricoperti da una stoffa giallo-bruna, identica a quella delle tende originariamente dipinte tra le mensole, emerse in seguito a degli assaggi. Sopra vennero esposte delle tele seicentesche e, temporaneamente, gli arazzi del Capitolo della Cattedrale (Cotta-favi 1927, p.240; Quazza1928, p.155). Alcune fotografie d’archivio mostrano il nuovo allestimento della sala: alle pareti fu applicato uno zoccolo in legno, tinteggiato ad imitare l’essenza del noce, mentre tutt’intorno vennero esposti tredici busti di imperatori romani su piedistalli bianchi (figg.12-13).
Gli affreschi ottocenteschi furono strappati entro il 1959-1961 da Assirto Coffani, per volontà del Soprintendente Giovanni Paccagnini. L’intervento interessò solo alcune decorazioni e molto pro-babilmente iniziò già nel 1957 (L’Occaso 2011, p.423, catt.571-581). La superficie dipinta venne pulita «da ossidazioni di calce» e strappata «attraverso l’applicazione di una doppia tela mediante colla forte» (L’Occaso 2011, p.423, catt.571-581).
Le pitture vennero restaurate nell’estate del 1962 da Assirto Coffani. Il contratto, firmato l’8 giugno, prevedeva il restauro di un gruppo di affreschi, provenienti dalla Sala degli Arcieri, dalla Sala del Crogiuolo e dalla Cappella dell’appartamento Ducale (doc.2). Le decorazioni, «da tempo coperte con tele applicate mediante colle», dovevano essere trasferite su appositi telai (doc.1). La spesa complessiva fu stimata in 2.130.000 lire, calcolando sia il restauro degli affreschi che l’acquisto dei telai in legno. Venne eseguita la «pulitura al sottostrato dell’intonaco» e la foderatura; furono rimosse le tele di protezione e le colle che ricoprivano la superficie pittorica e gli affreschi venne-ro trasferiti su appositi telai; infine, furono restaurate le lacune (doc.3; doc.4). I lavori si concluse-ro, secondo quanto testimoniato dallo stesso Coffani, il 3 luglio 1962 (doc.3).
Gli affreschi riproducono finte architetture. Si conservano due finte porte con scorci urbani; una lunetta a monocromo verde raffigurante Venere mentre rimprovera Amore; sei pannelli con figure allegoriche riprodotte all’interno di nicchie; un sovrapporta con un trofeo d’armi e un pannello rap-presentante un’architettura. Osservando una fotografia precedente al restauro degli anni Venti è possibile riconoscere alcuni affreschi all’interno della sala nella loro collocazione originale (fig.14): la lunetta con Venere e Amore sormontava una finta porta (inv.2407); sulla parete attigua era affrescata una veduta urbana (inv.2406); in un angolo erano dipinte due figure allegoriche. Probabilmente le pitture vennero eseguite da Alessandro Ferraresi o da un altro pittore accademico locale, sotto la direzione di Agostino Comerio (L’Occaso 2011, p.423, catt.571-581).

Lia Passarini



Documenti:

Doc.1
[?] Perizia di spesa firmata dal Soprintendente Giovanni Paccagnini

Il Soprintendente calcola la spesa complessiva per il restauro di un gruppo di affreschi, provenienti dalla Sala degli Arcieri, dalla Sala del Crogiuolo e dalla Cappella dell’appartamento Ducale. La somma stimata è di 2.130.000 lire, calcolando sia la spesa necessaria per i materiali, che la manodopera e l’acquisto di appositi telai. Gli affreschi, rimossi in seguito alla sistemazione degli ambienti dell’appartamento Ducale, necessitavano di urgenti restauri.
AsoMn, esercizio finanziario 1961/1962, pos.3, Fondo straordinario per restauro opere.

Doc.2

Mantova, 8 giugno 1962. Contratto firmato tra il restauratore Assirto Coffani e il Soprintendente Giovanni Paccagnini

Assirto Coffani si impegna ad eseguire il restauro di ventisei affreschi del XVII e XIX secolo, dietro un compenso di 1.872.500 lire.
AsoMn, esercizio finanziario 1961/1962, pos.3, Fondo straordinario per restauro opere.

Doc.3

Mantova, 3 luglio 1962. Fattura firmata da Assirto Coffani ed inviata alla Soprintendenza alle Gallerie di Mantova

Assirto Coffani invia alla Soprintendenza di Mantova la fattura relativa al restauro eseguito. Undici affreschi provengono dal Salone degli Arcieri, undici dalla Sala del Crogiuolo e cinque dagli sguanci della finestra della Cappellina. La somma richiesta per i lavori ultimati è di 1.872.500 lire, comprese 55 fotografie, scattate durante le operazioni di restauro.
AsoMn, esercizio finanziario 1961/1962, pos.3, Fondo straordinario per restauro opere.

Doc.4
Mantova, 18 luglio 1962. Certificato di collaudo firmato dal Soprintendente Giovanni Paccagnini

Il Soprintendente esamina ed approva i restauri eseguiti da Assirto Coffani e dispone di procedere al pagamento pattuito.
AsoMn, esercizio finanziario 1961/1962, pos.3, Fondo straordinario per restauro opere.



Bibliografia:

F. Antoldi, Descrizione del Regio Cesareo Palazzo di Mantova, Mantova 1815, p.13; C. Cottafavi, Mantova: Palazzo Ducale – Il salone degli Arcieri, in “Bollettino d’arte”, VII, IV, 1927, pp.235-240; N. Giannantoni, Il Palazzo Ducale di Mantova, Roma 1929 (rist. anast. Mantova 2002), pp.51-54; S. L’Occaso, Museo di Palazzo Ducale di Mantova. Catalogo Generale delle collezioni inventariate. Dipinti fino al XIX secolo, Mantova 2011, pp.422-423, catt.571-581; G. Paccagnini, Il Palazzo Ducale di Mantova, Torino 1969, p.180; R. Quazza, Devastazioni e restauri nel Palazzo Ducale di Mantova, in “Emporium”, LXVII, 399, 1928, p.155; L. Valli, Palazzo Ducale di Mantova. La metamorfosi architettonica del Palazzo in Museo (1887-1938), Tesi di dottorato in Conservazione dei Beni Architettonici, relatore prof. Paolo Carpeggiani, correlatore prof. Alberto Grimoldi, Politecnico di Milano, 2014, pp.420-423.



Elenco immagini:

1. Vedute urbane (inv.2405), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

2. Vedute urbane (inv.2406), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

3. Venere che rimprovera Amore (inv.2407), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

4. Figura allegorica entro nicchie (inv.2416), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

5. Figura allegorica entro nicchie (inv.2417), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

6. Figura allegorica entro nicchie (inv.2418), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

7. Figura allegorica entro nicchie (inv.2419), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

8. Figura allegorica entro nicchie (inv.2420), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

9. Figura allegorica entro nicchie (inv.2421), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

10. Trofeo d’armi (inv.100965), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

11. Affresco strappato e riportato su tela (inv.118869).


 

12. Angolo nord ovest dopo il restauro degi anni Venti (in Bollettino d’arte, VII, IV, 1927, p.239).


 

13. Angolo sud ovest dopo il restauro degi anni Venti (in Bollettino d’arte, VII, IV, 1927, p.240).


 

14. La sala prima del restauro degli anni Venti (in Bollettino d’arte, VII, IV, 1927, p.238).