Antisala – Antisala

La decorazione interna dell’antisala al piano nobile venne affidata al veneziano Pietro Antonio Novelli), fresco di un soggiorno a Roma (1779-1781) nel quale aveva perfezionato un nuovo stile neoclassico che nelle sale del palazzo si sposava perfettamente con il progetto di Selva (cfr. Lo Giudice 2018, p. 341).
Come ricorda il pittore stesso l’antisala venne “tutta dipinta a tempera” (Novelli 1834, p. 34): della decorazione a capricci, pastorali e grottesche che doveva animare la sala alle sue origini si conservano oggi solo quattro sovrapporte in monocromo grigio-verde (ridipinte in alcune parti) raffiguranti Amorini musicanti e Amorini che intrecciano festoni che nel loro stile brioso richiamano testatine e finalini del libro illustrato veneziano settecentesco, campo caro a Novelli.
Lungo la totalità delle pareti corrono delle cornici in stucco bianco, raffinate, con un rosa tenue che fa da sfondo a fiori e racemi vegetali a delimitazione degli spazi dove originariamente si trovavano le pitture.
Emanuele Principi
P. A. Novelli, Memorie della vita di Pietro Antonio Novelli, scritte da lui medesimo, in Per le auspicate nozze del marchese Giovanni Selvatico colla contessa Laura Contarini, a cura di L. Rusconi, Padova 1834; C. Lo Giudice, Palazzo Pisani-De Lazara, in “Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento”, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 339-351.

Padova
Elenco immagini:
Pietro Antonio Novelli, Amorini musicanti, 1784
Pietro Antonio Novelli, Amorini intrecciano festoni, 1784