Sala 17 Allegoria della Giustizia – Sala 17 Allegoria della Giustizia

Questa sala è posta nell’ala meridionale del palazzo, adiacente al vestibolo che permette il passaggio tra i due corpi di fabbrica dell’edificio. Ad avvicinare tra loro questi due ambienti non vi è solo la prossimità planimetrica, ma anche il fatto che la decorazione delle pareti e della volta sono opera dello stesso quadraturista. Questi, in maniera similare agli altri ambienti da lui decorati nel palazzo, immaginò un primo massiccio parapetto ove, mediante l’uso di inserti vegetali e marmi colorati, risaltano maggiormente i toni del verde e del rosa. Più in alto si innalza un’alta balaustrata, la quale dirige lo sguardo dell’osservatore verso un cielo ingombro di nuvole, ove campeggiano la Giustizia ed un putto con in mano un fascio di verghe e un ramo d’ulivo, simboli di concordia e di pace.
La decorazione delle pareti non è più presente, ad eccezione di qualche piccolo lacerto che, benché non permetta di ricostruire l’impianto generale dell’ornamentazione, lascia intuire come anche le mura fossero state dipinte dallo stesso quadraturista con le medesime composizioni architettoniche di gusto tardo barocco.
Edoardo Lo Cicero
Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 6: Il Settecento e il primo Ottocento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, Brescia 1977, p. 138; Edoardo Lo Cicero, Mo.Ca, ex Tribunale, già palazzo Martinengo Colleoni di Malpaga, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 74.

Elenco immagini:
Decorazione della volta, 1730 circa
Allegoria della Giustizia, 1730 circa
Sovrapporta
Particolare della decorazione delle pareti, 1730 circa