Salone

Salone – Villa Fenaroli

 

Il salone nobile presenta un’articolata decorazione con una serie di lesene di marmo screziato, poggiate su uno zoccolo con stucchi geometrici e sormontate da un elaborato capitello dorato, alternate a riquadri modanati, due grandi vedute con architetture e ruderi classici e piccole nicchie con statue allegoriche che ritraggono le qualità della famiglia Avogadro, tra cui la Fortuna, la Virtù, l’Abbondanza e la Fortezza. Come sovrapporte sono stati inseriti sette riquadri raffiguranti personaggi della classicità in armi dipinti a monocromo, che si stagliano su uno sfondo paesaggistico dai toni violacei.
L’architrave dipinta in ocra chiaro fa da sostegno alla decorazione della volta che presenta una prima fascia a motivi geometrici di un tono più scuro, aggettante rispetto alla quadratura architettonica inferiore. Entro questa fascia si trovano inoltre due grandi allegorie a monocromo raffiguranti la Fama e la Nobiltà, che ostenta lo stemma della famiglia Avogadro, e altri piccoli riquadri con putti alati. La quadratura della volta è costituita da architrave fortemente sporgente su cui, a sua volta, grava una massiccia balaustra marmorea su cui si innestano le colonne in marmo screziato di sostegno alla cornice mistilinea superiore. In corrispondenza delle allegorie di Fama e Nobiltà, si inseriscono inoltre due archi marmorei con stemmi, sormontati da balconate decorate in marmo e inserti in oro, che sovrastano due putti bronzei con le insegne e gli attributi della Nobiltà. Sui lati restanti, intervallati da vasi ricolmi di fiori colorati, si trovano due riquadri a monocromo sui toni del rosa, raffiguranti rispettivamente l’allegoria della Giustizia e, dirimpetto, quella della Fortezza. L’oculo centrale mostra un cielo carico di nuvole grigie e rosate con tre putti alati che volteggiano giocosi tra le nubi.

Giulia Adami

 
Bibliografia

Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia. Il Settecento e il primo Ottocento nel territorio, vol. VII, Edizioni di storia bresciana, Brescia, 1977, pp. 323-333; Maria Do, Villa Fenaroli, tesi di laurea, a.a. 2016-2017, relatore prof. Valerio Terraroli, Università di Verona;

Giulia Adami, Villa Fenaroli Palace Hotel, già Istituto degli Scalabrini, già Benasaglio, già Fenaroli, già Avogadro, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 346.

 
Informazioni sul palazzo
Villa Fenaroli
Brescia

Elenco immagini:

Allegoria dell’abbondanza inscritta in una nicchia con cornice in finto marmo


 

Porzione del soffitto con panoplia d’armi e stemma della famiglia Avogadro


 

Veduta parziale del soffitto del salone


 

La Giustizia


 

La Fortezza


 

Sovrapporta, Condottieri dell’antichità greca e romana


 

Sovrapporta, Condottieri dell’antichità greca e romana


 

Sovrapporta, Condottieri dell’antichità greca e romana


 

Sovrapporta, Condottieri dell’antichità greca e romana


 

Sovrapporta, Condottieri dell’antichità greca e romana


 

Veduta generale del salone


 

 

Particolare del salone con trompe l’oeil con ruderi antichi