Salone

Salone – Salone

 

Nella stanza, di formato quadrangolare, la decorazione si presenta difforme da parete a parete. Essa è fondata su una quadratura architettonica che articola le superfici tramite la successione di colonne e lesene corinzie e la reiterazione del motivo ad arco a tutto sesto presente nell’architettura dipinta sia in quella reale. Alla sommità di tutti gli archi compaiono raffigurazioni di Vittorie alate. Nelle pareti est e ovest l’arco accoglie al suo interno una porta inquadrata da una mensola e da un timpano dipinti; nella parete nord l’arco accoglie un portale lapideo, e sopra di esso un’iscrizione commemorativa, mentre in quella sud il finto arco incornicia la scena di Marco Curzio. Ai lati dell’arco di questa parete e di quella a fronte compaiono quattro vedute paesaggistiche, interpretabili quali raffigurazioni delle Stagioni. Accanto al riquadro con Marco Curzio sono visibili, a sinistra la Primavera e a destra l’Estate; sulla parete opposta l’Inverno e l’Autunno. In tutte le vedute compaiono contadini o cacciatori intenti in attività agricole e venatorie sullo sfondo di casolari e tenute rurali; fa eccezione la rappresentazione della Primavera dove una coppia di giovani nobili innamorati, ammira un giardino con esedre, ninfei e fontane.

Al di sotto di questi paesaggi compaiono, sopra le porte che si aprono ai lati delle pareti nord e sud, coppie di putti alati su mensole, reggenti vasi. Sulla parete est nella porzione inferiore tra le lesene sono collocate due nicchie con altrettante personificazioni: da una parte la Pace, con una torcia capovolta sopra un mucchio di armi, e dall’altra, forse, come interpretato da Patrone, l’Allegoria del Valore guerresco o più semplicemente Marte, che si presenta con i suoi classici attributi. Al di sopra di queste figure e delle finestre della parete ovest compaiono, raccolte entro cartouches, le imprese allegoriche di formato ovale. Nell’impresa contrassegnata dal motto ‹‹ET IN ADVERSSA››, al di sopra della raffigurazione della Pace, sono visibili due barche, la prima sorpresa da un maroso e travolta dai venti, la seconda al riparo nelle acque tranquille di un golfo; nell’impresa con la scritta ‹‹SUPERIS OBLECTOR››, al di sopra di Marte, è un Sole che con i suoi raggi piega e quasi abbatte le spire di un fuoco; nella parete opposta. di fronte alla Pace, sono raffigurati dei velieri in acque tranquille, ma il motto risulta illeggibile; accanto ad esso, accompagnato dalla scritta ‹‹EX UBERTATE››, un grande albero. Sopra queste imprese e i paesaggi delle altre pareti sono poste delle targhe a monocromo, con delle figurine chiare su sfondo scuro, che rappresentano episodi mitologici: Apollo e Marsia, il Ratto d’Europa, Diana e Atteone, Giunone consegna la ninfa Io ad Argo, l’Uccisione di Argo e Nesso e Deianira. Al di sopra del cornicione illusionisticamente retto dalle colonne e dalle lesene delle pareti, compaiono invece, entro cartigli, alternati a piccole finestre vere o dipinte, i busti dei dodici Cesari.

Andrea Chiocca

 
Data: Metà del XVII secolo
 
Bibliografia

G. Bresciani Alvarez, L’architettura civile del barocco a Padova, in Padova. Case e palazzi, a cura di L. Puppi e F. Zuliani, Vicenza 1977, pp. 165, cat. 88; P. Patrone, La decorazione pittorica seicentesca nei palazzi di Padova, tesi di laurea, rel. A Mariuz, Università degli Studi di Padova, Facoltà di Lettere e Filosofia, 1998-1999, pp. 39-41; P. Patrone, Considerazioni su un ciclo pittorico di palazzo Abriani a Padova, in Il cielo, o qualcosa di più. Scritti per Adriano Mariuz, a cura di E. Saccomani, Cittadella 2007, pp. 334-335; D. Ton, Palazzo Abriani, in Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 136-142.

 
Informazioni sul palazzo
Palazzo Abriani
Padova

Elenco immagini:

Pittore veneto della prima metà del XVII secolo, L’Estate.


 

Pittore veneto della prima metà del XVII secolo, L’Inverno.


 

Pittore veneto della prima metà del XVII secolo, L’Autunno.


 

Pittore veneto della prima metà del XVII secolo, La Primavera.


 

Pittore veneto della prima metà del XVII secolo, Allegoria della Pace.


 

Pittore veneto della prima metà del XVII secolo, Allegoria della Guerra.


 

Pittore veneto della prima metà del XVII secolo, «Et in adverssa».