Stanza 1 di Imeneo – Stanza 1 di Imeneo

La stanza si trova al piano nobile del palazzo. Lungo i lati del soffitto corre un fregio a riquadri rettangolari con volute floreali policrome e, alternativamente, candelabre bianche su fondo bruno. Oltre alla grande apertura centrale sono presenti aperture minori, ovali e circolari, disposte lungo gli angoli e l’asse centrale del soffitto. Qui trovano posto simboli di svariato genere, resi a monocromo giallo oro, contro il medesimo sfondo azzurro dell’apertura maggiore (per una puntuale elencazione si rimanda a Ton 2018, p. 334).
All’interno dell’apertura centrale (ricavata da una cornice di profilo mistilineo e vari elementi d’ornato) si staglia un giovane alato, seminudo, panneggiato con un tessuto color rosso vinaccia e cinto sul capo da una corona di fiori. Con la mano destra tiene una grande fiaccola rivolta verso l’alto, con la sinistra un velo bianco: si tratta con tutta probabilità della figura di Imeneo, a rappresentare un’Allegoria del Matrimonio. Sulla destra, Amore con arco e faretra mostra una freccia; poco a sinistra, assise su nuvole, si trovano le Grazie. In basso si riconoscono altri tre amorini, uno dei quali regge gli stemmi Dondi dall’Orologio (arma d’argento alla banda d’azzurro doppio merlata; cfr. Spreti 1928-1936, II, 1929, p. 623) e Marcello (arma azzurra alla banda ondata d’oro; cfr. Ivi, IV, 1931, p. 351).
Emanuele Principi
V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana. Famiglie nobili e titolate viventi riconosciute dal R.° governo d’Italia compresi: città, comunità, mense vescovili, abazie, parrocchie ed enti nobili e titolati riconosciuti, 6 voll. , Milano 1928-1936; D. Ton, Palazzo Dondi dall’Orologio, in “Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento”, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 339-351.
Palazzo Dondi dall’Orologio
Padova
Elenco immagini:
Pittore veneto della seconda metà del XVIII secolo, Imeneo, 1784 ca.